Scuola Emilio Nava

La progettazione didattica

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Per pedagogia attiva intendiamo mettere al centro il bambino, in modo che possa apprendere attivamente. L’insegnante accompagna il bambino nelle sue scoperte, educandolo a rispettare le regole per vivere in modo significativo ogni proposta nella comunità. La fantasia diventa quindi il canale di comunicazione capace di rinforzare la motivazione e la partecipazione dei bambini stessi.

Essendo la didattica l’arte del prendersi cura dell’avventura della conoscenza, ci interessa il bambino nella realtà totale.

La realtà che ci circonda cambia velocemente e ci apre a un mondo nuovo, attraverso la pedagogia attiva portiamo i bambini ad accorgersi con curiosità e stupore del cambiamento. La curiosità e lo stupore permettono di cercare e ricercare, montare e smontare un pensiero, creare e fare memoria della scoperta. L’impatto con la realtà rappresenta la prima mossa, il nostro compito è quello di farla diventare esperienza, e perché diventi esperienza ha bisogno di essere giocata in un rapporto.

A settembre, con l’accoglienza e l’ambientamento, il bambino ha la possibilità di entrare in rapporto con un adulto che lo aspetta, con gli altri bambini e con la realtà scolastica; è per noi importante amare gli inizi, perché gli inizi sono sempre pieni di meraviglia.

Per questo motivo l’attenzione è focalizzata sull’accoglienza. A ottobre, con la festa dell’accoglienza, inizia l’approfondimento e la presa di coscienza che il bambino è parte del mondo scuola e che la realtà che lo circonda è sempre possibilità di conoscenza.La programmazione ha come focus l’attenzione a stimolare e a rispondere ai bisogni fondamentali dei bambini:

  • muoversi
  • osservare
  • comunicare
  • socializzare
  • diventare autonomi
  • stimolare la fantasia
  • dare spazio alla creatività

il tutto attraverso una serie di proposte esperienziali e ludiche, che rispettino la personalità di ciascun bambino.

Le attività sono pensate e proposte seguendo l’interesse dei bambini, verificando e valutando in itinere l’andamento dei percorsi di gruppo così come di quelli individuali attraverso l’osservazione diretta e il confronto costante in collegio docenti.

Nel rispetto dello stile della nostra scuola dell’Infanzia…sappiamo da dove partiamo, lo spunto iniziale, dove vogliamo arrivare cioè a cuore e testa dei nostri bambini, ma non come ci arriveremo; sarà un percorso con le tappe dettate dall’interesse, le soste dalle necessità, le accelerate dall’entusiasmo.